Il museo di Savigliano (CN) ha un fascino particolare. Si trova nel paese che fu sede della FIAT Ferroviaria, ora della francese Alstom, e dove sono nati alcuni tra i più belli dei nostri treni. Il museo è vicino alla ferrovia, in un’area tranquilla e raccolta da un quasi religioso silenzio. Entrando dal grande cortile già si intravedono in lontananza numerosi mezzi nel prato retrostante, ma l’ingresso del museo ci porta subito all’interno dove ho potuto ammirare un’infinità di modellini, qualche diorama, un paio di plastici e tanta oggettistica ferroviaria, targhe, leve, manometri, tutti originali e recuperati da mezzi reali. Al primo piano ho assistito ad un interessante documentario, in una saletta allestita con poltroncine e grande schermo. La parte più emozionante è sicuramente l’esterno del museo dove sono ospitate tutte le locomotive. Trifase e locomotive a vapore restaurate sono al riparo dalla tettoia, mentre sparse nel prato ci sono tantissimi altri mezzi in condizioni spesso pietose. Il museo assume quindi, da lì in poi, i connotati di un’avventura, ci si inoltra nel grande campo con erba incolta, sterpaglie e sassi all’esplorazione di vecchie e ormai decadenti locomotive accantonate in attesa, si spera, di un restauro. Ho documentato questa esperienza in compagnia degli amici Davide Sprio e Luca Lazzazzera, con un ampio reportage fotografico che illustra i vari mezzi e quant’altro appartenente a questo museo.